Press Up, rivoluzione nel processo digitale
Attraverso una strategia mirata sul concept del web to print mixato magistralmente con l’arte tipografica, Press Up resta un punto di riferimento per le aziende grafiche e i print buyer grazie ad un approccio differente in sintonia con le richieste del mercato.
Abbiamo chiesto a Vincenzo Cirimele, CEO di Press Up, la sua vision sullo stato dell’arte di questo segmento di mercato e quali sono i trend più attuali al momento.
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Dalle più recenti survey a livello globale è emerso
l’industry 4.0 come driver di crescita per il nostro settore. Può
rappresentare un fattore chiave anche per lo sviluppo del vostro
business?
Assolutamente, siamo un’azienda B2B che si rivolge ad operatori di
settore, professionisti e aziende medio-grandi. Dalla nostra esperienza,
emerge chiaramente la richiesta da parte dei clienti finali di essere
sempre più connessi con i loro sistemi di ERP e CRM. I prodotti stampati
vengono considerati da sempre delle commodities e noi, come provider di
riferimento, dobbiamo essere in grado di rappresentare in primis una
soluzione, vale a dire una risposta che va a coprire un bisogno
dell’azienda-cliente o potenziale. Nella maggior parte dei casi, le
industrie grafiche sono legate a cicli di richieste ed evasioni ordini
tradizionali, il web to print ha rivoluzionato questo modello classico e
ha iniziato a industrializzare e innovare tutto il processo, ma siamo
ancora lontani dalla perfezione. Nel breve periodo, assisteremo ad una
concentrazione di grandi player che si affaccerà al mondo del web to
print con soluzioni ad hoc per rispondere alle richieste dei grandi
buyer. Noi abbiamo già affrontato grandi investimenti sul workflow, la
tecnologia e le persone per automatizzare e standardizzare sempre più i
processi. Adottando un processo digitale intelligente sul nostro parco
macchine abbiamo ottenuto le migliori performance e stiamo sempre più
lavorando in questa direzione, perché è questo che oggi chiede il
mercato.
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Quali sono i punti di forza e i servizi che vi contraddistinguono?
La forza di Press Up è stata la capacità di digitalizzare un processo
tradizionale: siamo riusciti a portare sul web la nostra storia, il
nostro know how, la nostra capacità di fare impresa. Non intendevamo
semplicemente vendere i nostri prodotti, ma mettere a disposizione dei
clienti la nostra professionalità, con linee dedicate e consulenti a
supporto della clientela, per guidarla nella scelta dei formati, dei
supporti, delle rilegature, ecc. Oltre a questo, ci contraddistingue
l’ampia scelta di prodotti non standardizzati che comprendono una
selezione di carte, vernici, formati e finiture, capaci di soddisfare le
numerose esigenze.
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Quali sono le linee prodotto più richieste sulla vostra piattaforma? E quali le prossime novità?
I nostri prodotti più richiesti sono stampati che richiedono
segnature, dunque non il foglio singolo. I cataloghi e le brochure sono i
nostri prodotti di punta: i clienti ci apprezzano per questi tipi di
applicazioni, dove vi è un elevato valore aggiunto e possibilità di
margine.
Stiamo studiando e lanceremo prossimamente prodotti legati ai segmenti
del label e del packaging. Vogliamo affrontare anche questi mercati con
la filosofia che ci ha sempre contraddistinto: proporremo quindi
etichette nobilitate e packaging non standardizzati, lasciando ampia
libertà di scelta al cliente e diverse opportunità di personalizzazioni.
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Quali le vostre strategie future?
Innanzitutto, resta fondamentale il consolidamento del mercato
italiano, che è ricco e dinamico e si sta spostando sull’online. Sempre
più aziende grafiche e buyer si stanno indirizzando ad acquisti via
internet. Ma il focus è anche fuori dall’Italia, in paesi europei come
Francia e Germania, che cercano e apprezzano prodotti di stampa
commerciale Made in Italy, perché ne riconoscono l’eccellenza e
l’elevato valore.